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Era la mia cagnolina. Se dovessi tornare indietro e dovessi pensare che fino all’ultimo ho cercato di ostacolare l’ingresso in casa di quel piccolo grande mostriciattolo ad oggi non me ne capacito. Si chiamava Nerea ed è diventata la mia quarta figlia. Abbiamo trascorso 10 anni insieme che rimarranno scolpiti nella mia memoria. Mi vergogno un po’ a pensare che nemmeno quando è morto mio padre ho pianto così. Tra alti e bassi abbiamo percorso assieme un pezzo importantissimo della nostra esistenza dove abbiamo imparato reciprocamente tante cose. Potrà sembrare strano dirlo ma dagli animali si può imparare tanto se ci si mette dalla giusta angolazione e la vita cambia di prospettiva. Ho imparato che gli animali in particolare i cani, la mia cucciola era un rottwailer, hanno un’intelligenza innata, hanno un senso della fedeltà unico, una dolcezza inarrivabile. Ho dovuto sempre dividermi tra impegni di vita, lavorativi e familiari ma quando avevo quel po’ di tempo da dedicarle, lei era pronta lì a dimostrarmi il suo affetto senza se e senza ma, il vero affetto incondizionato: mi aspettava sempre e comunque nonostante tutto. Oggi 11 giugno 2024 Nerea ci ha lasciato per un male incurabile e ha lasciato un vuoto incommensurabile dentro me. Le siamo stati vicino fino all’ultimo e mi auguro che nell’attimo in cui stava per lasciarci non si sia sentita sola e che gli sia arrivato tutto il nostro amore. L’amore di una semplice famiglia che non la dimenticherà mai.